Sabato 26 ottobre inaugura ufficialmente a Reggio Emilia il “Tecnopolo”, nel recuperato Padiglione 19 dell’area Ex-Reggiane.
In regione sarà il primo di una serie di dieci insediamenti ad alta tecnologia che costituiranno quella che, nei desideri di amministratori ed istituzioni, vuole essere la “Silicon Valley emiliano-romagnola”.
Con 10mila metri quadrati dedicati a laboratori e centri di ricerca e 16.1 milioni di euro di investimento (5.5 per la riqualificazione dell’edificio e 10.6 in programmi di ricerca), il Tecnopolo sarà principalmente la casa dei laboratori di meccatronica, ricerca agroalimentare ed energetica per Università di Modena e Reggio Emilia, REI – Reggio Emilia Innovazione e CRPA – Centro Ricerche Produzioni Animali.
Il Tecnopolo ospiterà inizialmente 88 ricercatori, di cui più della metà di nuova assunzione.
Tutto entrerà in piena ed effettiva funzione tra dicembre 2013 e gennaio 2014.
Fino ad allora infatti questo nuovo complesso sarà aperto alla cittadinanza come spazio espositivo adibito ad ospitare mostre, eventi e workshop: l’area delle ex Officine è infatti, storicamente uno dei crocevia fondamentali della storia reggiana, sia culturale che industriale.
Per il programma completo degli eventi del “Tecnomese” visitate questo link: www.comune.re.it/areanord
Rumore è andata alla conferenza stampa di inaugurazione e, dalla viva voce di istituzioni e autorità, sentiamo quale è stato il processo che ha portato alla nascita del Tecnopolo e l’importanza che ha per Comune ed Università.
Cosa è il Tecnopolo?
UGO FERRARI – vicesindaco di Reggio Emilia
Il Tecnopolo come investimento culturale
MIMMO SPADONI – assessore ai progetti speciali, Comune di Reggio Emilia
Tecnopolo, Università e prospettive di lavoro per i giovani studenti
EUGENIO DRAGONI – Dir. dipartimento Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Unimore
Come è stato ristrutturato il capannone 19? Come sono concepiti i centri di ricerca?
ANDREA OLIVA – Architetto progettista del Tecnopolo
Paolo Colapinto