la web radio di unimore NEWS Le indagini di Unimore sulla correlazione tra prima e seconda ondata della pandemia12 Aprile 2021Attualità / Scienza / UnimoreLa pandemia, che stiamo affrontando ormai da più di un anno,è stata recentemente oggetto di un importante studio da parte di Unimore. Il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, forte di una collaborazione internazionale con Stoccolma, ha condotto un’approfondita ricerca sulle differenze e sulle relazioni tra la prima e la seconda ondata. Il lavoro è stato poi pubblicato sulla rivista internazionale “Environmental Research”. Gli autori sono due importanti medici igienisti ed epidemiologi della Sezione di Sanità Pubblica del Dipartimento, il Prof. Marco Vinceti e il Dott. Tommaso Filippini. I lavori sono partiti innanzitutto dalla possibilità di avere accesso all’intero corpus di dati, a livello nazionale, sull’incidenza del virus sulle singole province. A questo insieme è stato applicato una procedura statistica elaborata presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma. Il risultato emerso è una correlazione diretta tra le due ondate, fino all’incidenza di 500 casi/100000 residenti. Nella seconda ondata invece l’andamento è stato inverso e quindi si è attenuata notevolmente. Le interpretazioni date a questo esito sono state diverse, alcune più plausibili di altre. Una prima conclusione è che già nella prima ondata si sia giunti ad un buon livello di immunità. Un’altra possibilità è che nella prima ondata siano stati colpiti soprattutto i “superdiffusori”, cioè coloro che hanno un ruolo importante nella trasmissione della pandemia. Un’ultima lettura, considerata dagli autori la più improbabile, è che le misure prese nelle zone più colpite siano state più stringenti nella seconda fase. I due autori hanno dimostrato grande entusiasmo per i risultati ottenuti, resi prima di tutto possibili dalla disponibilità di tutti i dati scientifici e statistici. Ma soprattutto riconoscono l’importanza di questo tipo di studio per poter analizzare a 360 gradi la pandemia e cercare di comprenderla per evitare altre crisi di questo tipo. A questo studio hanno collaborato anche il Prof. Nicola Orsini, biostatistico italiano che insegna a Stoccolma, il Prof. Kenneth Rothman, epidemiologo statunitense della Boston University e Silvia Di Federico, laureanda carpigiana in Medicina e Chirurgia. La ricerca è stata anche finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.... Un disco dedicato al Museo di Storia della Psichiatria25 Marzo 2021Uscirà il 7 maggio 2021 “La città del disordine. Storie di vita dal Manicomio San Lazzaro” (Kizmaiaz Ed. Musicali, Overdrive, Dischi Bervisti, CD/LP), il nuovo album del musicista Nicola Manzan (Bologna Violenta, Ronin e Torso Virile Colossale), nell’ambito di un progetto promosso dai Musei Civici del Comune di Reggio Emilia e AUSL Reggio Emilia / Biblioteca Scientifica Carlo Livi, pensato per il Museo di Storia della Psichiatria con l’obiettivo di valorizzare una delle sedi più emblematiche della Rete museale civica attraverso la coproduzione di un’opera musicale dedicata, in collaborazione con un editore della scena musicale indipendente. Si tratta di un’opera originale realizzata dalla trasposizione in musica di cartelle cliniche dei degenti dell’ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia. I documenti d’archivio si traducono qui in note musicali per delineare ritratti di vite vissute ai margini e, più ancora, per raccontare la fragilità come elemento costitutivo del valore dell’essere umano. Queste le parole di Nicola Manzan sull’album: “La Città del Disordine è il primo disco che esce a mio nome. L’occasione mi è stata offerta dai Musei Civici di Reggio Emilia, di cui fa parte il Museo di Storia della Psichiatria. La richiesta era chiara: scrivere dei brani che raccontassero la storia di alcuni pazienti che erano stati ricoverati all’ospedale psichiatrico San Lazzaro tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Il manicomio, costruito secondo gli schemi di una piccola città, era all’avanguardia per i tempi: sotto la direzione di Augusto Tamburini (amico del celebre Cesare Lombroso) diventò una vera e propria clinica delle malattie mentali, dando via a un profondo cambiamento nel trattamento degli internati e ponendo così le basi per la moderna psichiatria. Il progetto a cura di Georgia Cantoni (Musei Civici di Reggio Emilia), con testi di Chiara Bombardieri (Biblioteca scientifica Carlo Livi) e musica di Nicola Manzan, ha l’obiettivo di comunicare il Museo di Storia della Psichiatria e la straordinaria esperienza che custodisce incentrata proprio sulla diversità, sul disagio ed il suo superamento, tematiche oggi più che mai attuali anche nel contesto della pandemia Covid-19 che ha riportato il vissuto della segregazione, della infermità e della cura nella esperienza quotidiana di tutti. Continua così Manzan sulla nascita del progetto: “Per orientarmi mi sono state consegnate le cartelle cliniche di una ventina di pazienti, e dopo aver studiato i vari casi ne ho scelti otto, quelli che a mio avviso sono i più rappresentativi e interessanti per la condizione psichica, per la storia che raccontano, per l’età dei pazienti o semplicemente perché testimoniano quanto sia cambiato l’approccio ai disturbi mentali nell’ultimo secolo. Mi sono quindi riproposto di comporre musiche che sottolineassero il carattere, la personalità e i diversi stati d’animo dei vari soggetti, tralasciando gli aspetti più orrifici della vita ospedaliera e delle cure a cui erano sottoposti i ricoverati, ma cercando invece di raccontare il loro aspetto più umano, spesso intriso di tristezza, e la condizione mentale in cui si trovavano. Ne sono usciti brani in cui i temi del piano elettrico si fondono agli accordi dell’organo, in cui gli archi dialogano coi sintetizzatori, con soluzioni a volte ardite, a volte molto classiche e melodiche. Questo disco è la mia interpretazione in musica di vite contraddistinte da momenti difficili, spesso irrisolti, di persone che tante volte hanno visto la fine dei propri giorni dentro le mura di un manicomio in forma di città che era diventato la loro casa. L’opera si rivolge al pubblico della musica contemporanea e in particolare ai giovani e ai professionisti del settore creativo, approfondendo la conoscenza del patrimonio culturale della città. Un estratto di “La città del disordine. Storie di vita dal Manicomio San Lazzaro” verrà utilizzato per la realizzazione di un’audioguida del Museo di Storia della Psichiatria che sarà pubblicata sul sito www.musei.re.it – e fruibile tramite mobile – in occasione dell’International Museum Day (Giornata Internazionale dei Musei), il prossimo 18 maggio 2021. Nicola Manzan è un violinista, polistrumentista e produttore trevigiano noto al grande pubblico per suo personale progetto di musica sperimentale denominato BOLOGNA VIOLENTA. Sotto questo pseudonimo ha pubblicato sei album, cinque Ep e svariati singoli, remix e progetti tra l’harsh noise, l’hardcore e la musica contemporanea. Ha inoltre lavorato in studio e dal vivo con artisti italiani ed internazionali, tra cui Baustelle, Ligabue, Lo Stato Sociale, Fast Animals and Slow Kids, Il Teatro degli Orrori, MezzoSangue. Dal 2018 collabora stabilmente con le band Ronin e Torso Virile Colossale nei ruoli di chitarrista e violinista _ _ _ Tracklist Isabella Z.M. Adele B. Vincenzo O. Arcangelo L. Carolina D. Cristina M. Concetta G.... Read more...Il DHMORE si aggiudica il Premio Rita Levi Montalcini22 Marzo 2021L’edizione 2020 del Premio Rita Levi Montalcini prevedeva la presentazione, da parte di università ed enti di ricerca, di un progetto che implicasse la collaborazione a livello scientifico tra Italia e Israele. Condizione fondamentale il soggiorno di uno studioso israeliano di notevole prestigio presso l’ente italiano. Unimore si è aggiudicato questo premio. O meglio, il Centro di ricerca interdipartimentale sulle Digital Humanities (DHMORE). Il progetto, dal titolo Mutina Hebraica, prevede la pubblicazione dei frammenti ebraici di età medievale e moderna sulla piattaforma digitale di DHMORE. Il prof. Matteo Al Kalak coordinerà le ricerche, ma fondamentale sarà anche il contributo di di Gadi Algazi, docente universitario di Tel Aviv ed esperto di storia sociale e intellettuale dell’ebraismo in Europa. Il focus sarà sulla documentazione, presente negli archivi di Modena, che attesta la presenza di una comunità ebraica fin dal Medioevo nella città. Questo progetto intreccia le digital humanities con la storia ebraica in particolare ed è reso possibile grazie ad una serie di innovazioni nel campo delle indagini d’archivio e e dell’informatica (un esempio è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale). Prenderà il via nella seconda metà del 2021, ma questi mesi vedranno una prima fase di preparazione: saranno digitalizzati e messi online circa 300 frammenti di manoscritti ebraici. Il risultato della ricerca sarà poi caricato sulla piattaforma Lodovico e comprenderà l’intero patrimonio storico manoscritto e documentario di archivi e biblioteche, tutto digitale. L’obiettivo è quello di creare un unico grande catalogo che comprenda tutte le collezioni, anche se provenienti da enti e istituti diversi. In questo modo l’utente potrà avere accesso a qualsiasi documento e soprattutto potrà confrontarli con gli altri e metterli in comunicazione. La piattaforma Lodovico potrà anche essere esportata a livello regionale, nazionale e internazionale: ha origine da AGO Modena Fabbriche Culturali ed è promosso dal Comune di Modena, dalla Fondazione di Modena e da Unimore. Si tratta di un vero passo avanti. Sia nella progettualità sul tema dell’ebraismo italiano, come sostiene il prof. Al Kalak, che mette in risalto la presenza del prof. Algazi. Sia in termini di cooperazione scientifica e culturale a livello internazionale, come afferma soddisfatto il Magnifico Rettore Prof. Carlo Adolfo Porro.... Read more...Grande partecipazione per la prima fase di “Unimore Orienta”19 Marzo 2021“L’università si presenta”. Questo il titolo della prima fase di “Unimore Orienta”, tramite il quale si cerca di favorire l’orientamento e l’accoglienza dei futuri studenti. Sia per i corsi di laurea triennali (quindi a coloro che otterranno il diploma) sia per le magistrali. Si tratta di un tassello del grande progetto POA (Progetto Orientamento d’Ateneo) per l’anno accademico 2021/202. Tassello che ha ricevuto un nutrito numero di iscrizioni, più di 7000. Si tratta di un dato importante, che mette in evidenza come Unimore risulti essere una delle mete più ambite per la continuazione del percorso formativo di diplomandi e laureandi. Ciò che ci tengono a ribadire sia il Rettore Prof. Carlo Adolfo Porro che la Prof.ssa Carla Palumbo, responsabile dell’Orientamento e del Tutorato, è che l’obiettivo di Unimore è quello di permettere ai futuri studenti una scelta consapevole ma non solo. E’ di fondamentale interesse offrire anche un continuo supporto nella risoluzione di problemi e criticità, durante tutto il percorso. Naturalmente le attività si sono svolte a distanza e questo è stato un aspetto vantaggioso: ha permesso di raggiungere un più ampio pubblico e, per questo questa modalità verrà mantenuta anche nel post-pandemia. Solo il primo giorno le adesioni sono state quasi 6000, di cui quasi un quarto fuori dalle province di Modena e Reggio Emilia. Nel corso dei 12 appuntamenti sono stati presentati i corsi di laurea triennali (44) e magistrali a ciclo unico (6): è stato riscontrato un notevole interesse per le presentazioni dei corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e alle Professioni Sanitarie. Il 18 marzo invece il focus è stato sui corsi di laurea magistrali biennali (38) e anche qui i numeri sono stati importanti (1600 iscritti), con una notevole affluenza (36%) da altre regioni. Insomma questi dati sono un ottimo incentivo per la prossima fase del progetto, “Unimore Orienta> rimani conness@”: qui ogni iscritto potrà approfondire la conoscenza del corso di studio di interesse. Questo tramite colloqui online (previo appuntamento) con i docenti e con l’InformaStudenti per ulteriori chiarimenti su immatricolazioni, tasse ecc. A luglio invece arriva “Unimore Orienta > mi piace”, che, in prossimità dell’inizio delle iscrizioni e delle immatricolazioni, punta a dare tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure di immatricolazione, ai servizi agli studenti, alle tasse e ai benefici per il diritto allo studio. Qui si trovano ulteriori informazioni sull’intero progetto POA.... Read more... -> tutti gli articoli PROGRAMMI h2op-DoppiaH Librovore SiamoQua That's More Road to Nowhere Coffe Express Radiografie -> tutti i programmi SOCIAL This endpoint has been retired -> i nostri social ULTIMO VIDEO